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Teatro e città gemellate
Esposizione dei comitati di gemellaggio di Bussy St. Georges dal 3 febbraio al 28 marzo 2009 alla Mediateca dell'Europa: Scoprite lo Stratford di Shakespeare, il teatro di Meiningen, la Venezia di Goldoni e Tel Aviv
a cento anni dalla sua nascita.
Perchè Venezia? Perché abbiamo deciso di far conoscere una città italiana diversa da San Giuliano Milanese che è già stata protagonista di un'esposizione nel novembre 2007.
La nostra Venezia ci trasporta nel Settecento, al momento in cui Goldoni, con la sua riforma, ha creato la commedia
italiana moderna. Goldoni, spesso soprannominato il Molière italiano, si è esiliato in Francia a seguito di polemiche estetiche (in particolare con il Gozzi). Ha vissuto a
Parigi trent'anni prima di rientrare a Venezia dove ha passato l'ultimo periodo della sua vita.
L'Associazione A.R.H. (Gli Amici di Radcliff-on-Trent, Holme PierrePoint e Gamston) è stata fondata nell'ottobre 2001 per animare il gemellaggio tra le tre città. Il Comitato presenta oggi
un'esposizione su Shakespeare, le sue opere, e Stratford-upon-Avon, la sua città natale. Questo autore del XVI secolo, non cessa di meravigliare per la sua conoscenza dell'animo umano e delle sue passioni.
All'inizio del XIX sec. il Duca di Saxe-Meiningen, Bernardo II, appassionato di teatro, ha fatto costruire un superbo edificio. Suo figlio e successore Giorgio II fu anche lui un grande mecenate interessato alla pittura,
alla musica e all'arte di Talia. Il teatro di Meiningen ha accolto musicisti come Johannes Brahms, Richard Wagner e direttori di orchestra come Hans von Bülow et Richard Strauss. Oggi la fama del teatro di Meiningen
si estende ben al di là della frontiera tedesca e continua ad attirare gli appassionati del mondo intero.
Tel Aviv, che festeggia il suo centenario quest'anno, deve il suo nome alla traduzione ebraica del titolo del romanzo di Theodor Herzl "Terra antica, Terra nuova". L'esposizione offre un ritratto della prima città ebrea dei
tempi moderni.
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Una visita commovente dell'antica chiesetta cinquecentesca del villaggio.
L’occhio della camera accarezza il San Giorgio,
padrone della parrocchia ; si sofferma a lungo sul gruppo della Visitazione per provocare l’emozione. Effetto riuscito !
I visi di pietra si animano e le ferite ci commuovono. La Vergine si riposa sopra Elisabetta, porta nel suo grembo la
speranza dell’Umanità. I visi sono lisci e belli. Gli sguardi strani ci affascinano !
« In quei giorni Marie si mise in
viaggio verso la montagna, in fretta, e si diresse verso una città di Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria salutò
Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu piena di
Spirito Santo ed esclamò : Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del suo grembo. A che debbo che la madre del
mio Signore venga a me ? Ecco appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio
grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore ha detto »   (Luca 1, 39-45).
Il fonte battesimale dallo Zoccolo
Rinascimentale e le sue quattro teste di angeli si offre come una coppa.
Il ritorno nel passato termina. Ci piacerebbe saperne di più….